Se stai cercando un metodo su come disintossicarsi dal nichel con le spezie, sappi che c’è un modo per aggiungere gusto e salute alla nostra vita: le spezie, un tocco di oriente che insaporisce ricette e tisane, utili per disintossicare e apportare benefici all’organismo. Non tutte le spezie sono indicate per il detox, ma alcune sono un vero toccasana per eliminare le scorie in eccesso e soprattutto il nichel introdotto nel nostro corpo attraverso un’alimentazione sbagliata. Zenzero, curcuma e cardamomo, scopriamo le proprietà di questi ingredienti del benessere, non potremo più farne a meno.
Zenzero
Lo zenzero è una radice dal fascino esotico e piccante, che si rivela al palato con un sentore chiaro ma delicato alla percezione. Lo Zingiber officinalis è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zinziberacee originaria dell’Asia orientale. Conosciuto sin dall’antichità per le sue proprietà benefiche. Galeno lo descrisse come la radice “importata dalla barbaria“, un’affermazione esaustiva che descriveva le origini oscure per poi rivelarsi un ingrediente alla base delle cure erboristiche della cultura occidentale.
Questa radice aromatica e salutare è ricca di minerali come calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro, zinco, manganese, selenio e rame, vitamine del gruppo B, C, K e J, e aminoacidi, come l’acido aspartico e glutammico, l’alanina e l’arginina. Lo zenzero ha proprietà depurative e facilita l’espulsione di scorie dall’organismo compreso il nichel, è anche un valido alleato contro la nausea e ideale per una corretta digestione. E’ curativo dei problemi gastrointestinali e carminativi riducendo la formazione dei gas intestinali, inoltre è molto efficace nel trattamento delle ulcere dello stomaco. Un rimedio naturale anche per alleviare il dolore, consigliato per le patologie come l’artrite e per i crampi muscolari. Gran parte degli effetti benefici di questa radice sono attribuibili al gingerolo, il principio attivo dalle proprietà antinfiammatorie che gli conferisce un sapore inconfondibile. Secondo gli ultimi studi questo componente sarebbe in grado di inibire la crescita di cellule tumorali del colon-retto e delle ovaie e migliorare anche la sensibilità all’insulina nelle patologie legate al diabete. Questa radice della salute contiene inoltre sostanze antiossidanti in grado di contrastare l’attività dei radicali liberi preservando l’elasticità della pelle e la radiosità dell’incarnato.
Curcuma
Il nome della curcuma deriva da “Kour Koum”, un’espressione che rivela un’origine indo-persiana antichissima. In India è considerata una spezia sacra, conosciuta da oltre 5.000 anni, usata per le proprietà terapeutiche sin dai tempi remoti. Marco Polo la descrisse con stupore: “Una pianta che ha tutte le proprietà del vero zafferano, il suo sapore e il suo colore, senza essere però zafferano”. La curcuma è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberacee, presenta 80 varietà differenti e la più comune è la curcuma longa.
Questa spezia è un potente antinfiammatorio e disintossicante del fegato, aiuta a purificare dalla tossine e dalla presenza di nichel. Il principio attivo più importante in questa spezia è la curcumina, che favorisce le digestione ed è un toccasana per le patologie epatiche. Secondo le ultime ricerche, questa sostanza contribuisce a contrastare lo sviluppo di alcuni tipi di tumore, tra cui la leucemia e il cancro al colon. La curcuma è un’ottima alleata per la salute anche per le proprietà antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi.
Una spezia ideale per la preparazione di piatti prelibati dal gusto deciso, basta solo non esagerare: la dose consigliata da assumere ogni giorno va da 3 a 5 grammi, quindi circa di un cucchiaio o poco meno. Studi recenti dimostrano la scarsa biodisponibilità, ovvero la difficoltà per il nostro organismo di assorbirla al meglio. Per beneficiare delle sue proprietà aggiungete un po’di pepe nero, basta la punta di cucchiaino, oppure qualche goccia di olio di oliva per assimilarne al meglio le sostanze. E’ possibile aggiungerla in tante ricette diverse, oppure nelle tisane tiepide. Ricordate di fare sempre attenzione a non confonderla con il curry, una miscela di spezie diverse nella quale la curcuma è presente solo per il 20-30%.
Cardamomo
Il cardamomo ha origine nell’India meridionale e nel Nepal e predilige le aree calde ed umide del globo. Nell’enciclopedia botanica è chiamato Elettaria Cardamomum e appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae. I suoi semi sono sempre stati utilizzati dalla medicina cinese e indiana come un prezioso curativo. Il cardamomo è ricchissimo di sali minerali come magnesio, calcio, fosforo, manganese, magnesio, rame, zinco, ferro e potassio in grande quantità. Contiene vitamine A, del gruppo B, C e soprattutto l’olio essenziale che oltre a conferirgli il suo inconfondibile sapore lo rende un grande alleato per la nostra salute. E’ proprio questa sostanza a renderlo un ottimo digestivo. Equilibra i succhi gastrici, regola le funzioni intestinali e disintossica l’organismo dalla presenza di tossine e nichel.
Questa spezia è inoltre benefica in caso di infiammazioni delle vie respiratorie, un rimedio naturale per la tosse e il raffreddore. Regola il battito cardiaco ed è indicato per le persone che soffrono di ipertensione. Migliora la circolazione del sangue e tiene sotto controllo i livelli di colesterolo. Secondo gli ultimi studi ha la capacità di prevenire le patologie oncologiche ed è in particolare un protettivo del colon. Il cardamomo presenta inoltre un alto contenuto di antiossidanti che contrastano l’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento precoce dell’organismo e dell’epidermide, mantiene la pelle in salute e previene la formazione delle prime rughe. Un ingrediente particolarmente indicato anche per combattere l’alitosi: basta masticare alcuni semi per qualche minuto per combattere questo fastidioso problema.
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